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AWOS, formazione sulle sanzioni in un progetto del Ministero degli Esteri

AWOS ha svolto nelle scorse settimane dei corsi di formazione sulle sanzioni internazionali rivolti al personale del Ministero degli Esteri italiano e a funzionari di ministeri dell’Ucraina. L’iniziativa è rientrata in un progetto del MAECI realizzato in collaborazione con l’Università di Trento e Skopìa, con l’obiettivo di fornire ai partecipanti strumenti per approfondire la complessità dei sistemi sanzionatori e delineare metodi per analizzare possibili direzioni di sviluppo alla luce degli “studi di futuro”.

Nell’ambito del progetto, AWOS ha in particolare svolto docenza nel corso “La grammatica delle sanzioni”, andando ad approfondire la struttura e il funzionamento dell’impianto sanzionatorio europeo (sanzioni soggettive, restrizioni a duplice uso e restrizioni Paese) e prendendo in esame alcuni dei più significativi programmi sanzionatori dell’Unione Europea (Russia, Iran, Siria e Corea del Nord), con cenni ai regimi restrittivi di ONU, USA, Gran Bretagna e Cina.

Skopìa, società specializza negli Studi di Futuro e nell’Anticipazione, ha invece curato il corso di formazione “Elementi di previsione strategica ed esercizi pratici”, con attenzione alla disciplina della “Strategic foresight” e agli strumenti che essa offre per esplorare i possibili scenari futuri e favorire decisioni strategiche e operative, anche rispetto ai temi delle sanzioni.

Il progetto formativo ha rappresentato un’occasione di confronto e condivisione di esperienze teoriche e pratiche tra i docenti e i partecipanti, su tematiche sempre più attuali e di rilievo nel contesto geopolitico internazionale.

AWOS – A World of Sanctions è un’associazione che promuove il confronto tra imprese ed istituzioni sui temi delle sanzioni economiche e finanziarie internazionali, dell’export control e di tutte le restrizioni al commercio estero causate da rischi geopolitici. Mette a sistema know-how e professionalità per accrescere in istituzioni, associazioni, banche e imprese la cultura e la consapevolezza sulle restrizioni commerciali.