Sicurezza, velocità e trasparenza: blockchain per non incorrere in sanzioni
Di Abramo Vincenzi, CEO di Accudire Srl
La svolta epocale e l’inerzia delle abitudini
Se chiedete ad una persona qualsiasi con un’istruzione media chi fosse Malcom McLean, molto probabilmente non vi sa rispondere, anche se questo nome andrebbe ricordato insieme a quello degli uomini che hanno segnato la storia della moderna economia, perché Malcom McLean è l’inventore del container, che ha segnato un cambio epocale nel mondo dei trasporti e delle spedizioni marittime.
Era il 1937 quando ebbe l’intuizione che l’avrebbe ossessionato per i successivi vent’anni. Ecco come la ricorda lui stesso: “Stavo portando col mio camion un carico di balle di cotone al porto. Dovetti aspettare due giorni per lo scarico e mentre vedevo gli uomini che trasferivano una balla alla volta dal cassone alla stiva della nave, mi resi conto dell’enorme perdita di tempo e di denaro che questo sistema comportava per tutti. Non sarebbe stato meglio caricare l’intero veicolo sulla nave, senza toccare le merci?”.
Il 26 aprile 1956 la prima nave modificata da McLean, una cisterna rinominata Ideal-X, salpò dal porto di Newark, capoluogo della contea di Essex, nello Stato del New Jersey, con 58 container a bordo, ognuno dei quali conteneva quasi 20 tonnellate di merci. Giunta a Port Houston, McLean verificò che il suo costo per tonnellata era stato di 0,16 dollari a fronte di un costo medio per l’epoca di 5,83 dollari la tonnellata. Questa innovazione portò ad una rapidissima diffusione del container in tutto il mondo.
Dall’introduzione del container nel 1956 il commercio globale, però, non è sostanzialmente cambiato: i processi manuali basati su documenti cartacei sono ancora comuni e le informazioni sullo stato delle merci e sulle procedure di compliance internazionale sono isolate nei database aziendali dei diversi soggetti, che partecipano alle operazioni commerciali.
Se ad oggi il 90% delle merci nel commercio globale è gestito dall’industria delle spedizioni marittime, la supply chain risulta estremamente rallentata dalla complessità, dalla burocrazia e dall’eccessivo volume di comunicazioni tra tutti gli attori in gioco: aziende esportatrici ed importatrici, fornitori di servizi di trasporto terrestre, spedizionieri, spedizionieri doganali, rappresentanti in dogana, gestioni portuali e trasporti navali, banche, istituti finanziari, compagnie assicurative.
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L’articolo “Sicurezza, velocità e trasparenza: Blockchain per non incorrere in sanzioni” è pubblicato nel III report AWOS su sanzioni internazionali, export controls, restrizioni commerciali e rischio paese.